Il surrealismo di SALVATORE GERBINO
Il surrealismo di SALVATORE GERBINO
“Lacrime di sangue” ( olio, 50x70 )
Salvatore Gerbino nasce a Caltagirone nel 1958, dove vive. Ha compiuto studi scientifici per la tecnica della ceramica a Caltagirone, paese siciliano che è noto per i rinomati maestri, ed ha frequentato l’Accademia per corsi di pittura e di grafica. Inoltre ha partecipato ad importanti manifestazioni e concorsi di elevato livello culturale ed artistico, regionali, nazionali ed internazionali. È anche componente di qualificate giurie. Si è dedicato sin da giovanissimo alla pittura e alla grafica. Promotore ed organizzatore di mostre personali, collettive e concorsi di lettere e arti, progettista disegnatore e realizzatore di scenografie teatrali e spettacoli vari, è anche ideatore di cataloghi, depliant, locandine, manifesti, copertine di libri e riviste.
Lo stile di Salvatore Gerbino è frutto di una personale sintesi espressiva, interpretando tematiche varie per riflessione e fantasia. Al centro, però, di ogni creazione si può leggere l’uomo e l’artista, la riflessione che egli pone nella surrealtà è intimamente legata all’interiorità, al sentire. Un dettato che assorbe gli aspetti figurativi e li inserisce in una dinamica complessa, sia disegnativa sia coloristica. L’uniformità o variabilità del colore, non dissonante, e il tratto disegnativo rendono le opere di Gerbino intense e originali. Basta leggere un’opera come Lacrime di sangue, dove la sofferenza interiorizzata in un quadro surrealista intride ogni pennellata. La tonalità, non a caso, è spesso tinta di rosso, il sangue del volto che si taglia nel cielo giallognolo scende dai rami che sembrano sorreggerlo. Tutto si piega all’ondulare del sangue e il volto è motore della scena, ma anche fine della scena, basti notare che l’andamento disegnativo converge verso il riflesso del volto stesso che troviamo nella parte bassa del quadro.
GIUSEPPE MANITTA,
critico d’Arte e caporedattore del Trimestrale “Il Convivio” – Castiglione di Sicilia.